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Ridefinite le zone marine aperte alla ricerca di idrocarburi

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19/09/2013

Con il  Decreto Ministeriale 9 agosto 2013 il Ministero dello Sviluppo Economico ha ridefinito le zone marine nell’ambito delle quali è possibile presentare istanze per la prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi in attuazione delle disposizioni già introdotte dall’art. 6, comma 17 del D.Lgs. 152/2006 così come modificato dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134 “Misure urgenti per la crescita del Paese”.

In base alle norme in vigore, che prevedono il divieto delle citate attività nelle aree tirreniche,  nelle zone di mare poste entro dodici miglia dalle linee di costa lungo l'intero perimetro costiero nazionale e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, e che contestualmente individuano un’area marina nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi (Zona E), le aree aperte alla presentazione di nuove istanze hanno complessivamente un’estensione di 139.656 kmq, rispetto all’estensione precedente di 227.160 kmq.